Guido articolo 2

Turismo a Piedi: DALLO IONIO AL TIRRENO

55 chilometri attraverso la Calabria selvaggia

Il Cammino dallo Ionio al Tirreno, è un percorso naturalistico di 55 km, da assaporare a passo lento. Ci si trova immersi tra distese di ulivi secolari, filari di vite, campi di grano e fichi d’ india, boschi di castagni e faggi secolari, pittoresche pietre granitiche modellate dal tempo e la magnifica oasi naturalistica del lago Angitola. Ma è soprattutto un viaggio emozionale e sensoriale all’ interno di una Calabria lontana dalle consuete rotte turistiche. Andrete alla scoperta di quegli antichi sapori e valori che sono le radici di questa meravigliosa Terra, ricca di storia e cultura millenaria e dove il tempo sembra essersi fermato.

Percorso

Le tappe del Cammino sono 3, per un percorso abbastanza impegnativo:

  • Soverato-Petrizzi: 12,7 km con un dislivello in salita di 716 metri e in discesa di 327
  • Petrizzi-Monterosso Calabro: 23,5 km con un dislivello in salita di 979 metri e un dislivello in discesa di 1.085
  • Monterosso-Pizzo Calabro: 19,1 km con un dislivello in salita di 585 metri e in discesa di 864

Il Cammino di 55 chilometri ha inizio sul lungomare Europa, dove campeggia la grande insegna “Soverato”. Si percorrono i suoi circa 2 km interamente pedonalizzati, tra palme e oleandri, in direzione nord. Si continua si prosegue sulla spiaggia fino al lido “Tamada Beach” e poi si procede in salita fin quasi alla vetta del monte La Rosa. Qui, dall’alto, si godrà di una meravigliosa vista panoramica su tutto il Golfo di Squillace. Prendendo un ripido sentiero sulla sx, incomincia la discesa verso il centro abitato di Petrizzi. Al centro il suo caratteristico pioppo nero e la sua “menzalora”, antica unità di misura delle granaglie.
Si consiglia una visita al tipico centro storico fino alla chiesa della SS. Trinità

Calabria selvaggia: informazioni utili.

Si tratta di un trekking in un itinerario naturalistico di 55 km tra distese di ulivi secolari, filari di vite, campi di grano e fichi d’india, boschi di castagni e faggi secolari. Lungo il percorso si incontrano anche pietre granitiche modellate dal tempo e l’oasi naturalistica del lago Angitola. Ma è anche un viaggio emozionale e sensoriale dentro una Calabria lontana dalle consuete rotte turistiche, alla scoperta delle tradizioni profonde di una terra dove il tempo sembra essersi fermato.
Contattando il sito ufficiale potrete trovare tutte le informazioni necessarie, dalle tappe alle tracce Gps, alle indicazioni sulle strutture convenzionate, B&b, agriturismi e ospitalità diffusa presenti lungo il percorso.
L’organizzazione ha messo a punto anche una ‘credenziale’, come quella del  Cammino di Santiago, all’inizio e alla fine del trakking, per testimoniare che il pellegrino abbia compiuto il percorso.

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